Biografia
Vita e opere del pittore napoletano
Vita e opere del pittore napoletano
Amato de Serpis Eduardo, in arte Eduardo Amato, nasce a Napoli, il 07 Dicembre del 1938.
È spinto alla pittura dal padre, finissimo collezionista di quadri nonché mecenate di più di un artista napoletano, che aveva intravisto in lui un’innata predisposizione artistica.
Frequenta così l’Istituto d’Arte di Napoli avendo come maestri Carlo Verdecchia, Carlo Striccoli e Francesco Galante, quest’ultimo in qualità di direttore dello stesso Istituto.
Dopo gli studi accademici è stato a bottega, per diversi anni, dai maestri napoletani Vincenzo Canino e Roberto Carignani.
È, in particolare, quest’ultimo ad incoraggiare Eduardo Amato nell’arte del dipingere, intuendo in lui valide doti artistiche.
Con la guida di tali maestri Eduardo Amato iniziò presto ad intraprendere il suo percorso artistico, in particolare abbracciando la corrente artistica dell’Impressionismo e del Classicismo.
Le sue opere variano dal figurativo al paesaggistico, dalla ritrattistica a scene di movimento e di massa.
Opere che validamente ripercorrono il filone artistico dell’Impressionismo.
Soggetti caratteristici ed originali di Eduardo Amato sono le “Eruzioni dell’arte”, le “Serate di gala”, le “Battaglie” ed altri soggetti in movimento e religiosi.
Eduardo Amato dipinge prevalentemente con la tecnica ad olio su tela o tavola. Mentre peculiare è la particolare tecnica su mattonella di ceramica, annerita dal fumo di candela, con le figure tracciate a punta di ferro, tecnica che dà il senso dell’immediatezza pittorica, senza la possibilità di “ripensamenti”.
Ha esposto in più di novanta mostre personali e collettive. Tra le più importanti vi sono le personali tenute:
All’interno del Museo della Chiesa di S. Francesco ad Arezzo (Chiesa dove sono conservati gli splendidi affreschi di Piero della Francesca), vi è esposto un suo dipinto raffigurante il Santo di Assisi.
Importanti sue opere sono in chiese di rilievo artistico come ad esempio:
Sue opere di rilievo si trovano attualmente in Nuova Zelanda, Austria, Emirati Arabi Uniti, Germania, Inghilterra e Francia.
Nel 1998 viene nominato direttore del Dipartimento “Arti Figurative” presso l’Università Popolare di Caserta.
Nella notte tra il 12 e 13 ottobre 1999 un’intera esposizione di 49 dipinti, che facevano parte di una personale pittorica presso la Sala Renzullo della Chiesa dell’Annunziata (detta del Collegio) di Nola, fu interamente trafugata (tranne un grande dipinto raffigurante San Paolino da Nola) e nessuna delle opere rubate è stata mai più recuperata.
Opere di Eduardo Amato sono state assegnate quale premio ad importanti personaggi della cultura e della scienza, in più di una edizione, per il Premio Letterario del Casentino: Luglio 1996 Mons. Angelo Tabi; Luglio 1997 Prof. Aldo Brunetti; Luglio 1998 Franco Zeffirelli.